AVIS di Desenzano del Garda, 45 anni di volontariato attivo nel segno della vita di tutti
Era l'aprile del 1954 quando la direzione dell'Ospedale Civile di Desenzano,
per sopperire alle necessità di sangue del momento e per garantire un valido
servizio trasfusionale per il futuro, si faceva promotrice della costituzione di
un gruppo AVIS locale e tramite manifesti invitava la popolazione ad aderire
all'iniziativa. L'appello non rimase inascoltato e negli anni successivi si
organizzò l'attività.
Il 12 maggio 1957, data in cui si fa risalire la costituzione vera e propria
della sezione AVIS di Desenzano, il gruppo di volontari - 27 persone in tutto -
tenne la prima riunione ed elesse il consiglio direttivo, con presidente il M°
Giovanni Coppini, direttore sanitario il Dott. Gino Sangalli e segretario il
sig. Doro Baccolo.
Grazie all'inesauribile opera di sensibilizzazione svolta dai primi volontari
negli anni sucessivi sia il numero di donatori sia quello delle donazioni ebbero
un rapido sviluppo tanto è vero che nel 1981 i soci donatori raggiungono quota
900 e le donazioni annue circa 1800. Frattanto nel 1963 divenne presidente il
prof. Tullio Zago al quale successero, nel 1969, il rag. Paolo Bazoli e,
nell'1978, da Roberto Zenoglio.
Nel 1989 nuovo presidente venne nominato
Carlo Romanini (attuale segretario regionale) sostituito nel 1999 dall'attuale
presidente sig. Enrico Tosadori. Direttori sanitari so no stati nell'ordine i
medici Giovanni Degasperini, Paolo Barziza, Roberto Corona, Manuela Mafezzoni e
l'attuale Donato Canaris. Molte le manifestazioni organizzate per la popolazione
e per gli avisini dai convegni medico-sanitari alle conferenze informative fino
all'organizzazione a Desenzano, nell'anno 1992, della XXV assemblea regionale
ed alle collaborazioni con le AVIS di Merano, Asti, Bergamo, Parma e al
gemellaggio con AVIS Ferrara.
Nel 1994 viene introdotta, per la prima volta , la metodica della plasmaferesi.
Nel 1995 i donatori raggiunsero quota 1520 con 3.494 donazioni (di cui 2065
emazie e 1429 plasmaferesi). Arriviamo ai giorni nostri: nel 2001 i donatori
raggiunsero il numero di 1659 mentre le donazioni calano leggermente calate a
quota 3.285 (2774 emazie e 511 plasmaferesi).
All'aumento dei donatori si affianca quindi un riposizionamento fra raccolta di
sangue intero e plasmaferesi, che permette di raggiungere il duplice risultato
di un miglior utilizzo dei donatori della sezione (soprattutto le donne) per la
plasmaferesi e di contribuire alle necessità del Centro Regionale Emoderivati,
dell'ospedale Niguarda di Milano, degli Spedali Civili di Brescia, dell'ospedale
Gemelli di Roma ed all'ospedale di Lodi.
Attualmente (al 31.12. 2003) i donatori sono 1749 e le
donazioni oltre 3.500, ma il sangue non basta ancora: anche nel
bresciano l'appello resta pressante nella ricerca di nuovi donatori che con un
gesto di solidarietà concreta possono permettere ad altri di vivere. L'AVIS di
Desenzano fa proprio questo appello invitando i giovani ed i possibili donatori
ad avvicinarsi alla cultura del dono.